Ci piacerebbe che...

Ci piacerebbe che la città prendesse vita da quella che è la sua linfa, cioè  le arterie commerciali.

Ci piacerebbe che ci fosse uno stimolo  dall'alto, ma anche ci fosse pure una sensibilità dal basso per riscoprire le vecchie professioni, non perchè una volta era più bello. Vogliamo evitare che questo possa essere un patetico rifugiarsi nel passato; ci piacerebbe che venissi considerata maggiormente quella che è la dimensione della cura per i prodotti, dove è la professionalità del singolo ad emergere.  Se infatti la produzione e di conseguenza anche il commercio risentono della crisi, è proprio la professionalità artigianale della riparazione che aumenta la speranza di vita di un prodotto. Sappiamo bene che spesso la logica usa&getta diventa la norma se non ci sono competenze sul territorio che sappiano aumentare il ciclo di vita dei nostri oggetti. E' quindi opportuno cogliere questa potenzialità oggi carente e esprimerla in quella che è la dimensione assistenziale dei prodotti.

 

C'è chi produce, c'è chi vende e c'è chi ripara e, si spera, anche chi ricicla.

Questa tripartizione permette di giustificare il prezzo legato ad un'alta qualità e crea nuovi (o se vogliamo vecchi) spazi di lavoro che nobilitano il prodotti e l'eccellenza territoriale.

 

Ci piacerebbe che il recupero delle aree dismesse e degli  edifici in disuso non fosse solo a scopo abitativo, ma avesse anche una natura di tipo produttivo e commerciale.

Ci piacerebbe che oltre alle targhe con il nome delle vie ci fossero anche indicazioni sulle attività presenti in esse, sia a scopo promozionale, ma anche storico/informativo.

Ci piacerebbe che fosse  l'attenzione e la cura degli oggetti, del tempo, ma soprattutto delle relazioni a creare una solida base tra cittadini e esercizi commerciali, perchè  sono proprio le dinamiche di scambio alla base della società.

Ci piacerebbe che venissero organizzati corsi di formazione per quei mestieri che non si imparano nelle scuola: quindi non solo i corsi per panificatori e muratori, ma  soprattutto per quelle arti che si imparavano esclusivamente nelle botteghe. Calzolaio, sarto, cappellaio, ombrellaio o guantaio sono lavori che si perderanno se nessuno li tutela e forma le prossime generazioni. E il ricordare la tecnica di come si fa e in particolare di come si ripara un prodotto è una sfida per il nostro avvenire.

 

Ci piacerebbe che fosse la professionalità dei singoli e la padronanza delle arti e dei mestieri a caratterizzare in modo marcato il made in Como.

 

Guido Rovi

 

 Riportiamo di seguito le proposte (e alcune critiche) di diversi cittadini che hanno scritto sul gruppo di Facebook Cambiare Como

Ambrogio Galli
Prioritaria è la pulizia della città. Stanno discutendo del nuovo capitolato d'appalto dei servizi di igiene urbana. E' un documento che richiede la massima attenzione e competenza se si vuole ottenere il risultato di migliorare la pulizia della città a costi di mercato.
Ciao a tutti
ambrogio

Sergio Roncoroni
 la prima cosa sarebbe porre rimedio alle castronerie che si sono accumulate e che tutti conosciamo ...  tornando a problemi più terra-terra ma secondo me primari in una logica di "normalità" sono:
1 - la sporcizia delle strade - non basta pulire col macchinino Via Milano, bisogna aumentare le persone di "ramazza" e via gli spazzini fannulloni, che assumano e regolarizzino persone nate non in Italia ! (ah una proposta perchè non rendere responsabili i "frontisti" di ogni porzione di via per la pulizia del loro "pezzettino" di strada?);
2 - rumore e inquinamento "audio" - massima severità sino alla proibizione di circolazione per i ragazzini (e non) che coi loro motorini superino un dato numero di "decibel" e per bar, pizzerie e ristoranti che in mezzo alle abitazioni "fanno casino" : la "movida" non vale la salute dei comaschi;
3 - arredo urbano - si decida una volta per tutte che aspetto deve avere la città, ora è un puzzle di asfalto, porfido, panettoni di cemento - vadano i nostri amministratori a girare per un pò di città quà attorno, che ne sò Zurigo (in centro non hanno i marciapiedi) o Vienna o una qualsiasi città di 80.000 abitanti come la nostra ....
Ciao - Sergio

Susan Berini
Ciao, io abito a Sagnino e dalle nostre parti ci sono delle strade dove la gente sfreccia a velocità elevate e dove purtroppo non ci sono marciapiedi per i pedoni (es. Via San Giacomo). Secondo il mio parere dovrebbero mettere dei dossi o bande rumorose. La stessa cosa andrebbe fatta in prossimità delle scuole (Via Segantini e Via Pio XI).
Grazie e ciao.


Cristina Caramelli
Le strade piene di buche fanno pena. La città la sera è al buio completo se vai per es. lungo la passeggiata di Villa Olmo o ai giardini a lago. I commercianti per avere un semplice permesso devono avere conoscenze in Comune oppure è tutto difficile e impossibile e ti dirò che in questo momento di crisi è davvero vergognoso!!! Grazie....però penso che adesso il problema principale sia quello di cambiare radicalmente tutta la giunta e sindaco perchè stiamo vivendo in una dittatura ancora nel 2009 e a me questa cosa mi fa troppo arrabbiare. I cittadini di Como dovrebbero presidiare il COMUNE finche questi personaggi tornino a fare quello che facevano prima. Ciao


Marta Milone
Ciao! A mio parere a Como si sarebbero molte cose da fare e da cambiare, tre priorità potrebbero essere:

1. riqualificazione dell'edilizia scolastica e popolare e blocco a ulteriori concessioni edilizie;

2. limitare il traffico delle auto e camion, soprattutto in centro città, potenziando sul serio il trasporto pubblico;

3. verificare l'effettiva domanda di case popolari e asili e provvedere a una maggiore e migliore offerta PUBBLICA di servizi più accessibile a donne, famiglie e immigrati

Paola Moresi
1) asfaltare le strade TUTTE a partire dalla via rienza che è pericolosissima tanto è vero che io e i miei figli con la moto siamo obbligati a fare la via pannilani che è solo meno pericolosa!!!!!
2) pulire como: penso una delle città più sporche d'italia forse prima di noi c'è solo napoli!!!!
3) togliere dalla segreteria del comune di como la scelta del dialetto: è una forma di razzismo e nient'altro! siamo finiti anche su youtube....
potrei andare avanti con i punti: ma se hai scritto tre mi limito a tre
ciao grazie e buona domenica


Marco Introzzi
le priorità che consiglio sono:bagni pubblici puliti, sicurezza sulla strada, strade senza buche e più corriere e treni per i pendolari. Marco Introzzi.


Paolo Grisetti
Pulizia e manutenzione strade e pozzetti scarico acque piovane specialmente nelle zone periferiche. Maggiore presenza dei vigili nelle periferie.

Alessandra Negro
ciao!
Le tre priorità secondo me: i trasporti pubblici, gli orari dei negozi nel periodo estivo, la valorizzazione delle nostre potenzialità turistiche.
Ciao!

Lorenzo Fanetti
come cittadino comasco, e ancor prima lorese penso di esprimere il pensiero di molte delle persone che abitano nelle periferie e nei quartieri fuori dal centro.
1-pochissima attenzione per le periferie a partire dalle strade tenute male, la mancanza di pulizia, e come concetto generale il "voler fare le cose passando sopra la testa di chi le vive"
2-mezzi pubblici scandalosi, per cui se una persona si vuole bere l'amaro del dopo mangiato o un sano caffè corretto dopo le 21e30 è bloccato in paese da orde di poliziotti con l'alcol test facile e con poca umanità.(mancanza totale di mezzi notturni, ma i soldi delle nostre multe dove li mettono???)
3-polizia scandalosamente incompetente ed ignorante nella maggior parte dei casi

grazie,
Lorenzo



Clelia Sangiorgio
sicurezza
pulizia
libertà di parola!

Margherita Sesti
ZANAZARE..I TOMBINI NON VENGONO PULITI, GIARDINI PER BIMBI A LAGO FANNO SCHIFO...LA PULIZIA DELLA CITTA' L'AVETE VISTA ?

Fabrizio Sgheiz
1) revisione e potenziamento dei trasporti pubblici, via terra e acqua (da parte di gente seria e competente, non di coglioni politicizzati incapaci occupa-poltrone)
2) un piano di recupero della zona lago (giardini, passeggiata villa olmo, viale geno) che sta cadendo a pezzi
3) un serio piano per il turismo a lungo termine (spiegare all'idiota di turno che turismo e mostre non c'azzeccano nulla)


ciao
Fabrizio

Matteo Donini
1 più spazio ai giovani in termini di locali pubblici non ostacolati nel creare eventi con musica dal vivo etc. Non è possibile che i pochi locali di ritrovo per giovani siano così vincolati.
2 viabilità studiata in maniera più intelligente in termini di tempo perso ai semafori (possibile non ci sia una sincronizzazione semaforica?? siamo nel 2009!!), viabilità migliorabile, parcheggi.
3 arredo urbano decente: marciapiedi, strisce pedonali etc realizzati come si deve. Ad es., in viale Lecco, possibile non ci siano le strisce pedonali in corrispondenza di un dissuasore?? Attraversare ora è una prova di coraggio.

Anna Mattioli
Como come città turistica
Area verde
Viabilità

Jader Taborelli
secondo me l'urbanistica è un grosso problema, riasfaltare le strade perlomeno.

Paolo Ceccoli
cessare le mostre e costruire un museo della città,ci sono i materiali e le competenze
cessare o ridurre al minimo le consulenze esterne e rendere civile la biblioteca comunale, oggi asfittica per mancanza di personale e di finanziamenti ( e pensare che una volta era l'orgoglio della città!)
cessare il finanziamento alle grandi opere tappare le buche delle strade cittadine
paolo ceccoli


Beppe Rigamonti
interventi prioritari per Como
1)riapertura Teatro Politeama

2)riapertura Teatro Cressoni

3)pedonalizzazione piazza Roma trasformata in luogo per manifestazioni musicali,culturali
 

 

Le vostre proposte:

Lascia anche tu la tua proposta!

Mi chiamo: Gianni Benzoni
Mi piacerebbe che:
Cittadino di Como-Centro. Per rimanere terra-terra: - Pulire la citta' - Tappare i buchi delle strade( professionalmente, senza le pezze oscene che si vedono mettere) - Via gli accattoni di tutti i generi ( se ne trova uno ogni 10 metri), via suonatori di tromba o di fisarmonica che improvvisano walzerini o tanghi senza arte ne parte e ti stazionano sotto le finestre per ore, magari accompagnandosi, per impietosire, con cani o bimbi di minore eta'. - via i dormitori sotto i portici di Piazza San Fedele e del Crocefisso

Lascia anche tu la tua proposta!